SCRITTURE SILENZIATE

33,00 €
Tasse incluse

A cura di Alberto Minelli e Daniele Zuffa - 2012 - ISBN 978-88-7586-342-5 - La Mandragora

 L’idea di questo Congresso nasce tra le pagine non scritte dei libri, nelle parole non dette sul paesaggio, da un’intuizione silenziosa sul patrimonio silenziato di opere, immagini e segni che il paesaggio ha celato nel corso dei secoli e che ancora oggi conserva. Un incontro unico, che ha ridato vita a scritture non evidenti e palesi, ma comunque sempre presenti e vive. L’incontro, ospitato per la prima volta da una città italiana, Imola, e dedicato allo studio del paesaggio e alle forme di scrittura racchiuse e nascoste in esso, ha preso vita grazie ad appassionanti ricerche e studi che hanno scavato a fondo nella storia, nelle tradizioni, nei miti di culture che hanno nel paesaggio e nella natura un importante alleato silenzioso. Il Congresso ha considerato lo studio del paesaggio come chiave e fonte di lettura nell’arte, la storiografia e la scienza, grazie all’approccio interdisciplinare fra storia e natura. Si è infatti trattato del primo congresso interdisciplinare di lettura del paesaggio e dei suoi cambiamenti storici e geografici, così come dei nuovi metodi di approccio, che ha visto coinvolte discipline diverse quali Architettura del Paesaggio, Topografia, Paesaggistica, e allo stesso luogo Archeologia, Antropologia e Storiografia. Il volume è organizzato in tre parti, corrispondenti alle tre sessioni in cui è stato diviso il Congresso. La prima sessione “Scritture Silenziate e Paesaggio” affronta le seguenti tematiche: la Storia raccontata attraverso il Paesaggio, Paesaggio e Frontiere, Popoli e Paesaggio. La seconda sessione “Politiche Paesaggistiche” affronta le seguenti tematiche: Valorizzazione dei paesaggi, Gestione dell’evoluzione dei paesaggi, Territorio e paesaggi. La terza sessione “Valutazione e Ripristino del Paesaggio” affronta le seguenti tematiche: Recupero del paesaggio storico, Paesaggio storico e bisogni della società moderna, Ripristino sostenibile. Il Congresso si è concluso con la Tavola Rotonda dal titolo “Il futuro della ricerca storica e tecnica: discussione sulla metodologia interdisciplinare”, momento di incontro che ha coinvolto varie discipline, ricercatori e liberi professionisti per la costruzione di un dialogo attivo, concreto e quotidiano tra “storici e paesaggisti”.

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