L'INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA 1994-1995

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AA.VV. - 1995 - ISBN 88-7219-023-1 - La Rosa

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L'INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA 1994-1995 NUOVE TECNOLOGIE, NUOVI ATTORI, NUOVE REGOLE contributi di Barbara Ajello, Giovanni Bechelloni, Alfonso Contaldo, Daniele Doglio, André Lange, Emanuele Marcianò, Andrea Marcotulli, Enrico Menduni, Piero Migli, Antonio Pilati, Augusto Preta, Emilio Pucci, Giuseppe Richeri, Franco Riva, Vittorio Rossi, Giuliano Vigini a cura di Emilio Pucci 1995 PP. VIII-504 ISBN 88-7219-023-1 EURO 20,00 Per l’industria italiana della comunicazione il biennio 1994-1995 è stato un periodo estremamente importante. Numerosi fattori – di tipo tecnologico, economico, imprenditoriale, normativo e, non da ultimo, politico – hanno creato le condizioni per un mutamento significativo dell’assetto del mercato nazionale della comunicazione, che per più di un decennio era rimasto sostanzialmente immutato e poco sensibile agli stimoli innovativi. Questi fattori di trasformazione sono venuti rapidamente a maturazione e hanno prodotto i primi risultati concreti soprattutto nel settore audiovisivo e, in particolare, nel campo delle tecnologie di trasmissione del segnale televisivo. La comparsa di nuovi attori e le prospettive di espansione del mercato di nuovi servizi di comunicazione fanno da sfondo a questo processo di innovazione tecnologica e commerciale che vede le principali aziende impegnate nella ricerca delle strategie più efficaci per affrontare le sfide future. Con la pubblicazione del rapporto L’industria della comunicazione in Italia 1994-1995. Nuove tecnologie, nuovi attori, nuove regole, l’Istituto di Economia dei Media continua il suo lavoro di analisi sullo stato e sulle tendenze evolutive dei mercati della comunicazione in Italia. Il volume si propone come strumento di lavoro utile a tutti coloro che hanno necessità di avere una visione complessiva del settore, supportata da analisi e informazioni aggiornate. La struttura del volume cerca di rispondere all’esigenza di una organizzazione sistematica delle analisi e dei dati, nonché alla necessità di descrivere il settore come un ambito aperto, in rapida trasformazione, caratterizzato da tendenze nuove e spesso poco comprensibili.

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