Hanno visto migliaia di Dei. Laicità e religiosità dell'esperienza visionaria

18,00 €
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Autori: Gilberto Camilla, Fulvio Gosso - 2011 - ISBN 978-88-97206-03-3 - Colibrì

C'è chi ha notato che dei quasi 500 gruppi umani studiati nel corso del '900 dagli etno-antropologi, solo pochi, e tutti appartenenti a culture segnate dal Cristianesimo e dalla Scienza, non dispongono attualmente, per averli soppressi, di sistemi per produrre stati non ordinari di coscienza controllati, ritualizzati, di gruppo. Tutti gli altri sì: che essi si concretizzino in destini individuali ma codificati, in culti collettivi di possessione, estatici o in altro. La domanda che qualunque ricercatore serio dovrebbe allora porsi è: perché tutti i gruppi umani nella loro evoluzione hanno sentito il bisogno di dotarsi di contenitori di senso e di dispositivi ritualizzati di produzione di stati non ordinari di coscienza? Per almeno tre ragioni. Intanto, perché fa parte della caratteristica specifica degli umani non accontentarsi mai di stare dove sono. Come formiche, o api, lavorano incessantemente per esplorare il loro ambiente; e quando giungono al limite dell'esplorabile con i loro sensi e le loro facoltà intellettive, e incontrano il mistero, non si arrendono, ma cercano strumenti per oltrepassare il confine, e andare al di là. Poi, perché da quella conoscenza (che deriva da una esperienza molto diversa da quella intellettuale e razionale che caratterizza la dimensione operativa praticata alla luce del giorno) gli esperti riportano nella dimensione ordinaria indicazioni e competenze su come lavorare la dimensione dell'invisibile e dell'immateriale, nella quale stanno anche quegli oggetti che noi chiamiamo &qiuot;psiche&qiuot; e &qiuot;cultura&qiuot;. Infine, perché un gruppo di umani che fa insieme l'esperienza del transito e del viaggio nell'altra parte del mondo, o che si affida a uno tra loro capace di farlo, si condensa in un &qiuot;noi&qiuot; coeso, solidale, forte; un noi in cui molte eccedenze, emergenze e bisogni trovano una strada pronta, condivisa, controllata in cui esprimersi.

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