Bakunin e l'internazionale in Italia dal 1864 al 1872

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Autore: Max Nettlau - 2014 - ISBN 9788898926336 -  Immanenza

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 “...parlando qui a lungo di Bakunin nei suoi rapporti con l’Italia rivoluzionaria, non lo presento come un capo, un salvatore, un uomo da celebrare come eroe, ma come un amico del popolo italiano e della rivoluzione, un consigliere disinteressato, un iniziatore che ha l’unico desiderio di rendere al più presto inutile la sua azione personale per l’attività degli stessi iniziati e per il risveglio collettivo suscitato dal loro esempio e dal loro entusiasmo. Prendendo il 1864 ed il 1872 come i due termini del-l’attività di Bakunin, quale differenza presentano quei due anni, riguardo ai movimenti sociali, socialisti! Esaminare a quali persone, a quali circostanze sia dovuto questo grande progresso è lo scopo di questo lavoro, e con i materiali che presenterò ci si farà un’idea dell’efficacia e dell’attività italiana di Bakunin”. Max Heinrich Hermann Reinhardt Nettlau (1865-1944) è tra i maggiori storici dell’anarchia. Dopo aver studiato linguistica in varie università tedesche, e specializzatosi in lingue celtiche, si laurea nel 1887 con una tesi riguardante la grammatica cimbrica. Inizialmente attratto dal socialismo nella natia Austria, conosce successivamente l’anarchia divenendone il più importante storico. Viaggia in tutta Europa per ricercare e salvare documenti e scritti, e per registrare le testimonianze dei vecchi internazionalisti, conoscendo personalmente, tra gli altri, Errico Malatesta. Accumula nel corso della sua vita una enorme quantità di documenti, libri ed epistolari che con-fluiranno negli anni ‘30 del XX secolo nell’Istituto internazionale di Storia sociale di Amsterdam. Per la sua instancabile attività di storico è stato chiamato da Rudolf Rocker “Erodoto dell’anarchia”

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