SENTINELLE PERDUTE

18,00 €
Tasse incluse

Autore: Maurizio ANTONIOLI - 2009 - ISBN 978-88-89413-34-0 - BFS

Gli anarchici, la morte, la guerraNella pubblicistica, nella poesia, nella canzone anarchica la morte è un’immagine familiare, quasi invocata. Ma di quale morte si parla, la morte di chi? Tenendo nel mirino tale interrogativo, Antonioli rintraccia alcune stimolanti risposte indagando la produzione culturale del movimento, in particolare le sue espressioni meno “impegnate”. Nel garibaldinismo di fine ottocento, nel rapporto con D’Annunzio, nell’interventismo e nell’antimilitarismo all’epoca della Prima guerra mondiale prendono forma diverse immagini della morte, comuni all’immaginario anarchico e popolare. La morte delle “vittime invendicate” dell’ingiustizia sociale, quella del nemico “borghese, sfruttatore, papa o re”, ma soprattutto quella di chi cade combattendo per l’ideale: il titano, l’eroe, il martire. Bruno, Caserio, Ferrer, Gori: un pantheon di “cavalieri dell’ideale” ma anche di “cavalieri della morte e del dolore”. E una morte che, da sacrificio in vista della vittoria, si trasforma anche in morte “per nulla”, “bella e vendicatrice”. Indice- Premessa - La morte dei titani e degli eroi - La compagnia della morte. Gli anarchici garibaldini nella guerra greco-turca del 1897. Ritratto di gruppo - Gli anarchici italiani e la rivoluzione russa del 1905 - D’annunzio e gli anarchici. A proposito di corrado Brando - Nazionalismo sovversivo? - Gli anarchici italiani e la prima guerra mondiale. Lettere di Luigi Fabbri e di Cesare Agostinelli a Nella Giacomelli (1914-’15) - Gli anarchici italiani e la prima guerra mondiale. Lettere di anarchici interventisti (1914-’15) - Gli anarchici italiani e la prima guerra mondiale. Il diario di Luigi Fabbri (maggio-settembre 1915) - Guerra, amore e amicizia. Tre anarchiche di fronte alla Prima guerra mondiale 

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